Provincia Sant'Antonio dei Frati Minori
Quinto giorno.
La giornata capitolare si apre all’altare dell’Eucaristia, dove alle ore 7.00 i fratelli si raccolgono attorno alla mensa del Signore. Presiede fra Enzo Maggioni, in una celebrazione sobria e raccolta, quasi a custodire nel silenzio l’attesa del discernimento che la giornata porterà con sé. È infatti oggi il giorno in cui verranno scrutinate le schede della votazione della base dei frati della Provincia per l’elezione del nuovo Ministro provinciale.
Alle ore 9.00, in aula capitolare i frati riuniti per iniziare con la preghiera all’inizio del lavoro. Fra Juri Leoni, nel servizio di moderatore, guida la preghiera del Capitolo. Subito dopo, vengono letti i messaggi di saluto, di augurio e di comunione fraterna giunti da diverse realtà della Provincia e dell’Ordine, segni tangibili di una fraternità più ampia che accompagna questo tempo forte. Seguono l’appello dei presenti e la comunicazione ordinata degli orari e del programma del mattino, perché ogni fratello possa sentirsi corresponsabile del ritmo dei lavori e del cammino che insieme si sta percorrendo.
Data la ristrettezza dei tempi nei giorni precedenti e il desiderio di molti fratelli di entrare in dialogo aperto con il Ministro uscente e il Visitatore generale, si dedica uno spazio significativo — fin oltre le 10.30 — allo scambio fraterno, fatto di chiarimenti, domande e condivisioni libere, anche sulla relazione della Pastorale Giovanile e Vocazionale.
Alle ore 11.00 si compie un atto che, nella tradizione francescana, assume un profondo valore simbolico e spirituale: fra Enzo Maggioni, al termine del suo servizio di Ministro provinciale, depone il sigillo della Provincia nelle mani del Visitatore, fra Giulio Michelini. Lo fa con parole di umiltà, chiedendo perdono per errori e mancanze compiute nei sei anni di governo. L’assemblea accoglie la sua richiesta con un lungo applauso, segno di gratitudine e stima fraterna. Il Visitatore, a nome dell’Ordine, gli assegna una penitenza: il pellegrinaggio, di almeno tre giorni, in un luogo a sua scelta, per rendere lode al Signore e invocare luce sul futuro.
Seguono il giuramento di segretezza degli scrutatori, e la preparazione allo spoglio delle schede, affidato a fra Giulio Michelini con l’aiuto dei quattro scrutatori.
Il numero elevato — oltre 300 buste— richiede tempo e attenzione. Alcuni frati escono dall’aula per un momento personale, altri si dedicano alla lettura dei testi preparatori al lavoro del giorno. Una volta pronti, molti rientrano per seguire lo spoglio, che però non consegna una maggioranza e quindi non determina ancora il nome del nuovo Ministro provinciale.
L’attenzione dei presenti si divide fra l’aula e Roma, dove anche i cardinali sono riuniti per l’elezione del successore di Pietro. Alle ore 11.50, dal comignolo della Cappella Sistina si leva una fumata nera: l’attesa continua, anche lì.
Nel frattempo, fra Matteo Giuliani presenta ai capitolari la metodologia dei gruppi di lavoro, chiamati a rivedere in particolare l’Instrumentum Laboris, distinguendo tra articoli deliberativi e orientativi, per delineare insieme il cammino prossimo della Provincia.
Alle ore 15.00 si ritorna in aula per l’Ora Nona, seguita dalla lettura del V Capitolo della Regola Bollata sul tema del lavoro. Il moderatore del pomeriggio, fra Francesco Pasero, presenta la suddivisione e gli orari dei sei gruppi di lavoro. I fratelli si distribuiscono nelle stanze assegnate e proseguono i lavori fino alle 17.00 circa.
Ma è la storia universale della Chiesa che irrompe nel ritmo capitolare: alle 18.05, una fumata bianca si alza dal comignolo della Sistina. I lavori si sospendono: tutti si radunano davanti allo schermo per partecipare, spiritualmente e visivamente, al momento solenne.
Dopo un’attesa di oltre un’ora, alle 19.10 circa, il cardinale protodiacono Dominique Mamberti annuncia al popolo: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!” Il nuovo Pontefice è il cardinale Robert Francis Prevost, che assume il nome di Leone XIV. Le sue prime parole — “La pace sia con tutti voi, aiutateci a costruire ponti” — risuonano come un mandato, un invito, un cammino da percorrere insieme.
Data la solennità dell’evento, non solo i lavori dei gruppi, ma anche la prevista votazione orientativa per il Ministro provinciale viene rimandata al dopo cena. Si condivide la cena in un clima di festa semplice e fraterna, culminata da una torta in onore del nuovo Papa.
Alle ore 21.15, si ritorna in aula per la prima votazione orientativa. Il Presidente del Capitolo chiede l’appello dei Capitolari, mentre vengono distribuite le schede prestampate con i cinque nomi indicati. Ciascun frate vota in silenzio, nella responsabilità del discernimento. Lo spoglio avviene con ordine e rapidità.
La giornata si conclude con la buona notte dei frati Capitolari. Non è ancora il tempo del riposo per la segreteria, che continua a lavorare per preparare il giorno seguente. Ma nel cuore di tutti resta l’eco della Parola e la gratitudine per la fraternità vissuta, e del dono alla Chiesa Universale di Papa Leone XIV.